Contributi INPS dipendenti in breve ma per poterli capire
Il nostro ordinamento prevede che il finanziamento delle prestazioni previdenziali si realizzi mediante l’imposizione di un prelievo contributivo sulla retribuzione che viene corrisposta al lavoratore e di conseguenza i contributi Inps devono essere obbligatoriamente versati al’istituto nazionale di previdenza complementare fin da quando si inizia qualsiasi attività lavorativa
Le modalità di versamento dei contributi obbligatori cambiano se si è lavoratori dipendenti (anche domestici), autonomi o parasubordinati.
L'inquadramento aziendale, pertanto, ne definisce il regime contributivo applicato dall’azienda che ne determina l'aliquota complessivamente dovuta, tenendo conto di agevolazioni o sgravi di cui il lavoratore ha diritto.
L'onere contributivo grava sia sul datore di lavoro e in parte sul lavoratore ma l'obbligo materiale di pagamento è posto a carico esclusivamente del datore di lavoro.
Per la determinazione dei contributi previdenziali bisogna applicare sulla retribuzione imponibile di ciascun lavoratore le aliquote stabilite dalla legge, nell'ambito di un minimale e di un massimale determinati annualmente.
Attraverso la procedura telematica chiamata UniEmens inoltrata all’INPS, in un solo flusso informatico vengono accorpati i dati contributivi e retributivi dei lavoratori dipendenti e parasubordinati.Quindi per tali lavoratori , la denuncia dei contributi è effettuata mensilmente per mezzo della procedura UniEmens individuale.
Con il modello f24 vengono versate dall’azienda le eventuali somme dovute derivanti dal saldo dell’UniEmens in scadenza entro il 16 del mese successivo a quello in cui è scaduto l’ultimo periodo di paga cui si riferisce tale denuncia contributiva